Insetti nei mangimi
Cibo per il nostro cibo
Molto più che proteine


Le larve di insetti hanno un interessante contenuto di acidi grassi. La presenza di acido linoleico (omega-6, 12-33%), così come l'acido oleico (11-38%), sono di grande importanza nello sviluppo di mangimi di qualità.
Gli insetti contengono sostanze nutritive positive per l’alimentazione animale. Per esempio, l’'assenza di vitamina B12 negli ingredienti di origine vegetale potrebbe essere completato includendo ingredienti derivati dagli insetti.
I peptidi antimicrobici presenti nelle larve sono attualmente studiati per il loro potenziale nello sviluppo di nuovi farmaci zootecnici.
La presenza di chitina nella farina di insetti riduce l'E.coli e la Salmonella nei pulcini da carne, confermando l'elevato potenziale di riduzione dell'uso di antibiotici.
Un mercato pronto
Negli ultimi anni l'offerta di mangimi a base di insetti è cresciuta rapidamente nel mercato europeo, in particolare nel segmento degli alimenti per animali domestici.
I principali operatori del settore dell'acquacoltura hanno inoltre avviato importanti collaborazioni finalizzate allo sviluppo del settore delle farine di insetto.
A livello internazionale si osserva un alto livello di interesse da parte dei settori avicolo e suinicolo per la compatibilità naturale dell’alimento, la qualità nutrizionale e per i numerosi vantaggi in termini di benessere animale.


Insetti: superfood per la zootecnia
Inizialmente, l’impiego degli insetti nel settore della produzione di mangimi era proposto semplicemente come farina animale alternativa alla farina di pesce, di cui si valorizzava soprattutto la sua maggiore qualità ambientale dovuta al fatto che le larve possono essere alimentate con scarti organici.
A partire dal 2020, invece, grazie ai risultati della ricerca nel settore si è progressivamente verificata la superiore qualità nutrizionale di specifici prodotti a base di insetto, aprendo in tal modo la porta su mercati a più alto valore aggiunto
I segmenti di interesse
I valori – riportati su diversi articoli pubblicati in rete - di mercato attuale del settore e la previsione di crescita annuale (CAGR) differiscono in modo molto significativo tra i vari Istituti di ricerca. Tuttavia tutte le stime confermano una previsione di crescita costante, collegata all’aumento del consumo di carne in ambito internazionale. I dati di produzione sono tratti dal report annuale di Alltech.


Pet food
Sano, naturale e sostenibile
Negli ultimi 15 anni, il mercato del Pet food ha costantemente aumentato il fatturato più dei volumi.
Il trend è spiegato principalmente dalla crescente attenzione da parte dei proprietari di cani e gatti per un’alimentazione dei pet attenta al loro benessere e il costante investimento da parte dell’industria in ricerca e sviluppo di prodotti ad elevato valore aggiunto


VANTAGGI NELL’UTILIZZO DI INSETTI
Riduzione dei radicali liberi;
Igiene dentale;
Miglioramento della risposta immunitaria;
Riduzione delle infezioni intestinali;
Aumento della digeribilità dovuto a peptidi a catena corta.
Nuovi alimenti funzionali
Circa la metà delle famiglie dell’Unione europea possiede almeno un animale domestico.
Il settore è dominato da marchi di proprietà di grandi multinazionali che hanno già in catalogo prodotti contenenti insetti.
I criteri emergenti per la scelta del pet food sono la felicità del pet e l’attenzione al suo benessere.
I proprietari europei scelgono meticolosamente l’alimentazione dei propri animali da compagnia, con un occhio alle ultime novità e alla salvaguardia dell’ambiente.
farina e purée sono componenti ideali per mangimi funzionali e veterinari


Molte aziende hanno iniziato ad introdurre alimenti contenenti farina di insetto in linee funzionali / Premium. La vendita attuale è prevalentemente on line o tramite catene specializzate.
Avicoltura
In avicoltura, le larve possono essere utilizzate vive, essiccate o processate in mangimi composti con notevoli effetti sul benessere degli animali:
Riduzione del cortisolo – minore stress infiammatorio;
Qualità del microbiota e migliore flora
Riduzione della conflittualità;
Maggiore concentrazione di batteri benefici ;
Appeal commerciale
Nelle Galline ovaiole, si è verificata una migliore consistenza e colorazione del tuorlo.
Nei Polli da carne:
Maggiore attività dei broiler
Migliore salute delle zampe.
L'impiego di larve vive riduce la conflittualità negli allevamenti.
La sostenibilità della filiera avicola
La carne di pollo è la più consumata al mondo: accessibile grazie al suo basso costo, trasversale e priva di barriere religiose
La produzione globale di carne supera 150 milioni di tonnellate.
Il 29,9% della produzione mondiale di mangimi è destinato all’alimentazione dei broiler !
Ogni anno, inoltre, nel mondo si producono 1000 miliardi di uova
La FAO prevede che entro il 2030, per la maggiore richiesta di proteine di origine animale e l’aumento della popolazione, il consumo di carni avicole aumenterà del 52% rispetto ad oggi, con un trend analogo anche per il consumo di uova.
Si tratta di una crescita superiore a quello che si registrerà per le carni suine (+33%) e di bovino (+5%).
La somministrazione di larve vive alle galline ovaiole come integrazione della dieta ha numerosi effetti benefici sia dal punto di vista della salute dell’animale che del benessere, oltre a migliorare la qualità delle uova.
Secondo numerosi studi scientifici la composizione nutrizionale delle larve permette di migliorare le funzioni intestinali e ridurre il colesterolo. Inoltre il beccare larve vive è un comportamento naturale che aumenta il welfare, rafforzando la muscolatura e riducendo la conflittualità.
La richiesta di larve vive è oggi in forte aumento e potrebbe assorbire gran parte della capacità produttiva iniziale. Questo permette anche un notevole risparmio economico, dato che le fasi di essicazione e trasformazione delle larve rappresentano la parte più onerosa del processo, sia dal punto di vista economico che di consumo energetico.
Perchè la larva viva


Polli da carne... se stanno meglio loro stiamo meglio tutti
In Italia si allevano circa 75 milioni di polli da carne
Consumo medio di 21,4 Kg. di carne di pollo ogni anno
Ogni Kg.di carne di pollo "circolare" evita la produzione di circa 800 g. di rifiuti alimentari.






Si utilizzano packaging realizzati con materiali riciclati e shopper biodegradabili, ma sovente l'unica parte del prodotto non sostenibile è proprio la carne che acquistiamo !
Polli circolari... una possibilità da verificare
È un mercato che non abbiamo ancora analizzato a fondo, soprattutto relativamente alla possibilità di rifornire larve vive o essiccate ai produttori nazionali.
Che l’interesse del settore sia reale è, però, dimostrato dal fatto che Tyson Foods (n° 2 mondiale nella produzione di carne da pollo) a fine 2023 ha comprato una quota di Protix per 55 M€
Suini
Integratori di qualità
Le problematiche ambientali connesse all’allevamento dei suini e quelle sanitarie legate alla diffusione della Peste Suina Africana (PSA) rendono poco attendibile ogni previsione di mercato a lungo termine.
Resta il fatto che la richiesta di carne suina è comunque in aumento a livello globale, nonostante una contrazione del consumo europeo.
Tutela dell’ambiente, salute e benessere animale sono priorità del settore.
Vantaggi dell'utilizzo degli insetti
I risultati delle ricerche condotte da BEF Biosystems in collaborazione con le Università di Bologna e Trento indicano che la somministrazione di larve vive ai suinetti nella fase di svezzamento:
riduce i problemi digestivi collegati al passaggio all’alimentazione da ingrasso
è una valida alternativa rispetto alla farina di pesce, il cui impiego comporta sovente intolleranza alimentari
riduce le infezioni con un minore impiego di antibiotici
riduce i fenomeni di aggressività e cannibalismo tra i compagni di recinto
abbassa il livello di cortisolo, indicatore dei livelli di stress cronico.


Itticoltura
L’acquacoltura è è in continuo aumento in tutto il mondo. La produzione ha ormai superato quella del pescato. Secondo l’ultimo rapporto Fao, il consumo pro capite annuale di prodotti ittici ha superato i 20 kg,
Le farine di insetto possono, entro certi limiti, sostituire la farina di pesce nella composizione dei mangimi per itticoltura e, pertanto, grandi operatori della mangimistica - come Cargill - stanno investendo risorse importanti nel settore.
Del resto, la principale componente dell'alimentazione del settore ittico è la farina di pesce che rappresenta un limite alla crescita dato che i quantitativi disponibili sono contingentati e in riduzione costante, a dispetto di un aumento della domanda.


Alla ricerca di alternative
Vantaggi dell'impiego degli insetti
Aumento della sostenibilità degli allevamenti ittici;
Possibile sostituzione della farina di pesce nell’alimentazione del salmone;
L’elemento di maggiore interesse è la verificata, elevata riduzione della mortalità negli allevamenti di gamberi










Produzioni da filiera locale
Nel 2022 le prove di alimentazione di trote fario - in collaborazione con la Provincia di Torino, l’azienda Genufeed e l’Università di Torino - avevano prodotto risultati molto positivi relativamente alla prospettiva di allevare una trota da filiera locale "circolare".


Acquari, rettilari etc
gli zoo, gli acquari e i centri che ospitano animali non destinati al consumo umano operano in un contesto normativo più flessibile rispetto alla filiera alimentare o zootecnica tradizionale.
Mercati particolari
In particolare:
Ambito d’uso – Le restrizioni più rigide sull’impiego di proteine derivate da insetti riguardano gli animali destinati alla produzione alimentare (polli, suini, pesci d’allevamento, ecc.). Gli animali da compagnia, esotici o da esposizione non rientrano in queste categorie.
Regolamento (UE) 2017/893 ha autorizzato specifiche specie di insetti come materie prime per mangimi. Per gli animali non produttivi (da compagnia o da esposizione), la normativa è meno vincolante: è sufficiente rispettare requisiti generali di sicurezza, tracciabilità e igiene.
Prodotti vivi – La vendita di larve vive non rientra pienamente nelle restrizioni sui mangimi trasformati, purché gli insetti provengano da allevamenti registrati e controllati ai sensi delle norme sanitarie generali (Reg. CE 1069/2009 e 142/2011).
Vantaggio commerciale – Questa maggiore libertà normativa rende gli zoo, gli acquari, i rettilari e i centri di riproduzione della avifauna selvatica un mercato d’ingresso strategico, dove è possibile introdurre larve vive prodotti a base di insetti senza dover affrontare iter autorizzativi complessi.



















