Criticità e soluzioni
Il 2024 ha segnato una spartiacque:
I grandi progetti europei hanno mostrato i limiti del modello vertical farm.
Le ambizioni di trasformare i rifiuti in cibo, riducendo i costi delle proteine si sono scontrate con la realtà.
Per contro, il il modello basato su sistemi modulari diffusi presso le aziende agricole appare oggi sempre più promettente.
Al di là della crisi finanziaria, i limiti strutturali dei grandi progetti europei di Vertical Farm erano evidenti:
I problemi delle Vertical Farm


Scalabilità difficile: i cicli di vita delle larve non seguono logiche lineari.
Modello economico debole: obiettivi orientati alla produzione di commodity a basso costo, anziché a prodotti ad alto valore aggiunto.
Investimenti elevati: necessità di costruire nuovi impianti con costi immobiliari rilevanti.
Feedstock problematico: approvvigionamento complesso e costoso.
Climatizzazione inefficiente: sistemi spesso inadeguati alle esigenze biologiche.
Spazi sottostimati: nursery e camere di riproduzione non correttamente dimensionate.
Scelte logistiche errate: impianti lontani dai centri abitati e dalle fonti di scarto organico.
Burocrazia lenta: tempi lunghi per permessi e autorizzazioni.
Il vantaggio competitivo è la Replicabilità del modello


L’allevamento di insetti in agricoltura non richiede autorizzazioni complesse, e i macchinari forniti in comodato d’uso permettono uno sviluppo rapido delle Bugsfarm.
Con un modello replicabile, in soli quattro anni è possibile aprire fino a 46 impianti, raggiungendo una produzione complessiva comparabile a quella di una vertical farm.
Per fare un confronto: aziende come Protix, pur teoricamente scalabili, impiegano quattro anni solo per avviare un singolo impianto, e altri due per portarlo a piena capacità. Il nostro approccio accelera tempi e riduce rischi, creando vantaggi concreti per chi investe.
Un business model vincente
Filiera lunga sino ai Prodotti circolari
Sviluppo della rete tramite soccida
Fornitura gratuita delle tecnologie agli agricoltori in comodato d’uso
Rendering e riproduzione centralizzati;
Programmi di sviluppo genetico
Moduli di allevamento “trasportabili”
Gestione di substrati umidi
Volumi di feedstock limitati:
Integrazione con programmi di economia circolare
Efficienza di sistema tramite la replicabilità del modello
Margine elevato su produzioni derivate
Autonomia strategica
Location per gli impianti facile da individuare (aziende agricole)
Minor costo di produzione del feedstock
Tempi di set-up degli impianti molto rapidi
Facilità di abbinamento a sistemi di energia rinnovabile
Minor rischio finanziario, tecnologico e biologico
Minore incidenza dei costi fissi del personale sul business plan complessivo




Riassumendo...
Le aspettative di scalabilità delle vertical farms si sono rivelate in gran parte irrealistiche. Meglio puntare su modelli replicabili e flessibili.
L’allevamento di insetti rientra tra le attività agricole, con iter autorizzativi più rapidi e meno costosi.
La raccolta dei substrati è più efficiente a livello locale e può includere foraggi autoprodotti, riducendo costi e trasporti.
I piccoli impianti gestiscono meglio i substrati umidi, evitando i limiti e i rischi biologici dei sistemi a cassette.
Gli impianti agricoli possono coprire i propri consumi con fonti rinnovabili (fotovoltaico, microeolico).
I tempi di realizzazione passano da 3–4 anni a pochi mesi.
Tenuto conto della situazione attuale dei progetti in corso, si può facilmente prevedere che per almeno otto / dieci anni sarà, il settore dell'allevamento di insetti sarà caratterizzato da un basso livello di conflittualità e turbolenze commerciali. Ci saranno probabilmente ancora delle riorganizzazioni di imprese e delle fusioni. Ma con uno spazio così ampio nessuna impresa avrà interesse a invadere il campo di qualcun altro.
Non sarà la tecnologia a determinare il vantaggio competitivo, ma la capacità di massimizzare le collaborazioni di filiera e le esternalità di rete.
Conclusioni
Nel medio termine:
2
1
3
4
Il fattore determinante per la leadership di mercato sarà la velocità di sviluppo degli impianti e quindi l’accesso alle risorse finanziarie per sostenere gli investimenti.
Le barriere all’ingresso per i nuovi concorrenti saranno la genetica proprietaria e l’organizzazione contrattuale dei network di allevamento.
Occorre evitare di cadere nella trappola della «commodity» con alti volumi e bassi margini. Vinceranno le imprese che sapranno sviluppare verticali commerciali ad altro valore aggiunto.
Per cui...
Il mercato degli insetti risponde a necessità globali e, per alcuni anni, una vera competizione commerciale sui prodotti insect-based, non ci sarà.
Questo perchè, semplicemente, gli operatori sono ancora troppo pochi con capacità produttiva limitata rispetto a un mercato potenzialmente enorme.
Per approfittare al meglio di questa condizione favorevole riteniamo che si debba spingere il processo industriale fino alla realizzazione diretta di prodotti finiti ad alto valore.
Noi proponiamo di farlo sulla base dei quattro pilastri su cui abbiamo basato la nostra proposta:




NETWORK DI FILIERA
CIRCULAR FARM
PRODOTTI CIRCOLARI
TECNOLOGIA
FORAGGIO Km. Zero
SOCCIDA
ESPERIENZA
RISULTATI ACQUISITI
KNOW-HOW
GENETICA
END-OF-WASTE
CHIMICA
